UN ATTIMO
Data:
12 Settembre 2023
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Non aveva mai pensato che potesse capitare proprio a lui… ad altri sì… Ma a lui no… E perché poi? Cosa aveva fatto di male per essere abbandonato, così, di punto in bianco, senza nessun motivo ragionevole? Per un po’ pensò che forse si fossero solo dimenticati di lui, forse era inavvertitamente caduto, lo avevano perso. Forse lo stavano già cercando. Magari erano anche in pena per lui. Avevano già organizzato squadre di ricerca, con la polizia, i vigili, i cani addestrati e tanti volontari. Si sentì anche un poco in colpa, per essere causa di quel trambusto. Ma poi si ricordò che un attimo prima di ritrovarsi solo e abbandonato, lo avevano sollevato, lo avevano osservato con aria sufficiente e distratta, per poi lasciarlo andare, volutamente, al suo destino.
A quel punto la verità gli fu evidente, non lo avevano perso, ma lo avevano deliberatamente abbandonato. E non solo lui, perché intorno poteva vedere altri nella sua stessa situazione. Chi ancora incredulo, chi speranzoso, chi amareggiato e chi in preda al più tetro sconforto. Mentre era tutto preso da questi pensieri, che gli avevano richiesto tantissimo tempo, perché aveva mille doti ma pensare non era il suo forte, prima il vento, poi la pioggia, infine la corrente del mare, lo avevano trasportato in un viaggio lunghissimo. Un viaggio in cui aveva trovato tantissimi compagni nella sua stessa situazione. E tutti avevano un unico pensiero: come tornare a casa? Poi, piano piano, si resero conto tutti insieme che tornare a casa era impossibile, che non restava altra soluzione che fare li la loro nuova casa. Fu così che, in un attimo, nacque la nuova grande isola dei rifiuti e se non vuoi che cresca ancora la prossima volta pensaci, prima di abbandonarmi nell’ambiente.
Ultimo aggiornamento
9 Febbraio 2024, 20:11